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WATCH OUT TO POISONING! - La lattuga velenosa

 

 

L’oleandro  Nerium oleander

L’albero di oleandro (Nerium oleander) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Apocinaceae. Si tratta di un arbusto sempreverde, con elevato sviluppo vegetativo, tipico del Mediterraneo. Lo ritroviamo infatti come pianta ornamentale in tutte le regioni Italiane. Per riconoscerlo basta guardare le sue tipiche foglie lanceolate di consistenza coriacea e colore verde scuro. Inconfondibile è inoltre l’evidente e splendida fioritura, con fiori di colorazione variabile, bianchi, rosa o rossi. La sua tossicità, che lo fa rientrare tra le piante velenose, deriva dal contenuto di un’elevata quantità di glicosidi cardiaci, sostanze molto velenose. Il principio attivo tossico si chiama oleandrina, che tra l’altro riesce a conservare un’ottima stabilità nel terreno, essendo rilevabile anche 300 giorni dopo la caduta delle foglie. Chi pratica compostaggio domestico potrebbe avere il dubbio se aggiungere o meno il fogliame dell’oleandro al compost. Dal momento che l’oleandrina non viene assorbita dalle piante, possiamo dire che la sua presenza nel compost non lo rende velenoso. Comunque sia, non avendo bacche, il rischio d’avvelenamento da oleandro è piuttosto basso. Anche perché la pianta contiene saponine, che in caso d’ingestione favoriscono il vomito e quindi l’eliminazione delle parti ingerite. Oltretutto, il suo sapore molto amaro non invita all’ingestione. Attenzione in ogni caso ai bambini, che sono sempre a rischio per la loro abitudine di ingerire qualsiasi cosa.