enfrdeites

WATCH OUT TO POISONING! - La cicuta

 

 

Il dafne Daphne mezereum

Il dafne (Daphne mezereum), è una pianta velenosa appartenente alla famiglia botanica delle Thymelaeaceae. Questa pianta, dal portamento cespuglioso è alta non più di 70 cm. Viene chiamata anche fior di stecco, per la sua capacità di generare fiori e frutti su rami all’apparenza nudi e secchi. Ha un fusto legnoso, con una corteccia di colore tra il grigio e il rosa. Le ramificazioni laterali sono consistenti e presentano delle piccole protuberanze rimaste dalle foglie cadute nella stagione precedente. L’infiorescenza di questa pianta velenosa è composta da diversi fiori, di colore violaceo, riuniti in gruppi di 3 all’ascella delle foglie. I frutti sono delle bacche velenose di colore rosso, del diametro di 9-10 mm. I rischi del dafne Il dafne è una delle piante velenose più pericolose della nostra flora spontanea. Il solo contatto con i frutti è sufficiente a provocare in poche ore la formazione di bolle e vesciche, con forte arrossamento. Per questa sua capacità veniva usata dai mendicanti, per simulare lesioni cutanee, impietosire la gente e chiedere l’elemosina. Per un soggetto adulto basta l’ingestione di una decina di frutti per causare la morte, mentre per un bambino il numero scende a 2-3 bacche. La sintomatologia dell’avvelenamento prevede problemi gastrointestinali assimilabili a quelli di un’appendicite acuta: forte diarrea, salivazione massiva, sintomi neurologici gravi. Per questo tipo di pianta non esistono antidoti specifici. Si tratta di una specie molto comune nei boschi, ad altitudini comprese tra i 500 e i 1800 m di quota.