L’agrifoglio Ilex aquifolium
Un’altra specie tossica per l’uomo è il noto agrifoglio (Ilex aquifolium), noto anche come aquifoglio, alloro spinoso, pungitopo maggiore. Si tratta di una pianta velenosa arbustiva appartenente alla famiglia delle Aquifoliaceae. Può raggiungere un’altezza anche di 10 metri e ha la chioma a forma di piramide. E’ dotata di una corteccia liscia, di colore grigio, con rami verdastri. Le foglie sono verdi, scure e lucenti, con i tipici margini spinosi. I fiori sono bianchi o rosati, riuniti in piccoli fascetti ascellari. I frutti, che maturano nei mesi invernali, sono delle bacche di color rosso vivo. L’agrifoglio è spontaneo e trova dappertutto nel nostro Paese. Viene inoltre coltivato in vivaio per scopi decorativi, essendo una pianta legata alla tradizione del Natale. Per questo motivo è comune ritrovarla nei giardini a forma di siepe. I rischi dell’agrifoglio Con l’agrifoglio sono molto a rischio i bambini, attratti in maniera naturale dalle colorate bacche rosse. La sua tossicità è dovuta alla presenza di saponine nelle bacche, ma ha anche tracce di teobromina, ilicina e ilixantina. In caso d’ingestione delle bacche i sintomi sono gastrointestinali: nausea, vomito e diarrea. Iniziano a comparire dopo aver mangiato almeno 2-3 bacche. Non è una specie mortale.